Forse non tutti sanno che... Lo specchio traslucido della Pellix.

Chi di voi ha scelto le fotocamere reflex Sony per soddisfare la propria passione, saprà che caratteristica di alcuni dei suoi modelli è la presenza del c.d. SLT Translucent Mirror, e cioè uno specchio traslucido che permette di far filtrare la luce sino al sensore senza il tradizionale ribaltamento.
In pratica la luce che entra dall’obbiettivo arriva al sensore e all’autofocus attraversando lo specchio il quale, non producendo alcun movimento, non interrompe il flusso eliminando l’effetto di blackout delle reflex classiche nonché i micromovimenti dovuti al ribaltamento.
Ma questa “tecnica” di passaggio della luce non è affatto nuova. Nei primi anni Sessanta Canon aveva già proposto questo allora rivoluzionario meccanismo sulla Pellix, tuttavia l’innovazione non ebbe granché fortuna poiché lo specchio traslucido non consentiva una buona luminosità del mirino, rendendo difficoltosa la messa a fuoco esclusivamente manuale. La stessa proprietà traslucida tendeva a perdere trasparenza col passare del tempo e a causa dell’usura dovuta all’utilizzo, dato che materiali di produzione e competenze di fabbricazione non erano paragonabili a quelli attuali.
Oggi Sony ha risolto il problema della luminosità sostituendo il mirino ottico con quello elettronico.