Avrete visto qua e là immagini che ritraggono pontili o rocce fra acque uniformi di laghi e mari, che a volte sembrano addirittura essere immersi nella nebbia.
Non ci vuole molto a capire, dopo aver acquisito un pò d'esperienza, che per realizzare fotografie del genere basta esporre il fotogramma con tempi lunghi; in tal modo il pontile o la roccia, soggetti stabili e inamovibili, risultano essere ben nitidi mentre l'acqua, grazi alle onde prodotte, viene registrata dal sensore in continuo moto sovrapponendo le onde movimento dopo movimento per tutta la durata dell'esposizione.
Come fare:Uno scatto del genere viene normalmente realizzato con un tempo di 30", il che naturalmente richiede una serie di accorgimenti in termini di stabilità e controllo della luce.
Nel primo casa si rende necessario, naturalmente, l'utilizzo del cavalletto e del comando di scatto remoto (o dell'autoscatto se non si possiede il suddetto comando); nel secondo caso gli accorgimenti sono un pò più delicati e, come vedremo, scomodi.
Un'esposizione di 30" lascia entrare una quantità di luce eccessiva che inevitabilmente brucerà il fotogramma, realizzando quindi un'immagine totalmente bianca, se questo flusso non va ben controllato. Si rende quindi necessario chiudere il diaframma (diciamo f/20 o superiore, fate qualche prova) per limitare l'accesso di luce, il che non fa di certo male dato che così aumenta anche la profondità di campo permettendovi di ottenere una bella immagine paesaggistica.
Provate quindi ora a recarvi in riva al mare/lago, componete l'immagine e scattate. Otterrete una bellissima immagine... bruciata, naturalmente.
Quando farlo:Avevo detto questo che passaggio può risultare scomodo. Sì, perché potete chiudere quanto volete il diaframma, 30 secondi di esposizione sono comunque troppi e tutta quella luce non vi porterà a nessun risultato. Per questo motivo, il realizzare uno scatto con effetto setoso dell'acqua richiede di recarsi sul posto al crepuscolo (il momento successivo al tramonto) o all'alba, quando la luce è veramente poca e le accortezze sopra elencate vi permetteranno di ottenere l'immagine desiderata.
Se odiate le levatacce, o avete paura di cadere in acqua al crepuscolo, potete provare a scattare con una quantità maggiore di luce utilizzando un filtro ND, in grado di assorbire parte della luce. In ogni caso, fare una foto del genere a mezzogiorno non è comunque consigliabile.
La postproduzione:Se avete seguito quanto detto prima, avrete probabilmente realizzato comunque più scatti: quelli di prova in parte bruciati, e quelli buoni con varie gradazioni di luce. Il sole cala/sorge in fretta in quei momenti.
Le foto, con molte probabilità, vi sembreranno comunque troppo scure, se non addirittura buie. Niente paura, non sono da buttare poiché sicuramente avete scattato in RAW, mantenendo tutte le informazioni dell'immagine, anche quelle che non vedete.
Aprite l'immagine con un programma di fotoritocco e correggete l'esposizione. Con un pò di pratica otterrete delle stupende fotografie con effetto setoso dell'acqua.